LA MIRA DELLA REGINA

Lungo la discesa che conduce al viale panoramico di Trinità dei Monti ci si imbatte nella maestosa Villa Medici. Prima del cancello, sulla sinistra, vi é una colonna con un’iscrizione a ricordo di Galileo Galilei, tenuto lì prigioniero dal 1630 al 1633 per ordine della Santa Inquisizione.

 

In quel periodo la villa era di proprietà dei Granduchi di Toscana. La facciata é rimasta immutata fino ad oggi. Ciò che é cambiato é la fontana antistante il piazzale principale. Originariamente vi era l’effige del giglio di Firenze, sostituito incredibilmente da una palla di cannone. Infatti la regina Cristina di Svezia, in visita a Roma, annoiata dai numerosi obblighi diplomatici, manifestò il desiderio di provare l’ebbrezza di sparare da uno dei cannoni di Castel Sant’Angelo. Come non soddisfare i capricci di una regina? Ma Cristina, invece di mirare prudentemente verso il cielo, si divertì a sparare all’impazzata ed uno dei suoi colpi sfondò il portone della Villa. Ad eterno ricordo della mira alquanto “erratica” di Sua Maestà la palla fu posta al centro della fontana