IL CROCIFISSO E LO SCULTORE ASSASSINO

Verità o leggenda? Che gli artisti siano eccentrici e talvolta un po’ eccessivi è risaputo. La storia del grande crocifisso ligneo della chiesa di San Marcello, sita nell’omonima piazza, però va oltre ogni immaginazione.

Questo crocifisso, ritrovato intatto dopo l’incendio del tempio avvenuto nel 1519, è notevole sia per la perfezione tecnica che per il verismo espressivo. Sulla sua realizzazione nacque una leggenda alimentata da molte malelingue.

Pare infatti che l’anonimo autore, assillato dal desiderio di voler riprodurre dal vivo e con assoluta fedeltà lo strazio dell’agonia, avrebbe assassinato un povero carbonaio per ritrarlo durante gli spasmi della morte. Così, mentre il poveretto spirava tra atroci sofferenze, lui avrebbe tratteggiato la figura del morente per poi intagliarla nel legno scuro.

Sarà vero? Di sicuro il risultato è stato davvero efficace… E chissà se il carbonaio sarà stato contento di ispirare un simile capolavoro…