LE SORELLE FANTASMA DI VIA DEL PLEBISCITO

Questa storia risale ai primi anni del Novecento e ancora sono vivi i figli del protagonista, per cui una certa riservatezza è d’obbligo. Un giovane signore, non ancora trentenne, passeggia lungo Via del Plebiscito, a pochi passi da Largo Argentina, quando vede un’anziana signora che rischia di essere travolta da un omnibus, un autobus a cavalli, per capirci. Si lancia verso di lei, l’afferra per le spalle e, quasi certamente le salva la vita. La vecchina, superata il primo spavento, l’invita a salire a casa sua a prendere un caffè, insomma vuole disobbligarsi. Il giovane accetta volentieri e senza dover fare molta strada, il portone è proprio lì vicino al luogo dell’incidente, raggiunge l’appartamento che è al primo piano di un palazzo di recente costruzione. Viene ad aprire la porta la sorella gemella dell’anziana signora e, dopo una mezz’ora di piacevole conversazione, il giovane le saluta e torna a casa.

L’indomani, trovandosi a passare di nuovo, per ragioni di lavoro, in Via del Plebiscito, vede le persiane dell’appartamento delle due vecchine sprangate e così, di nuovo, il giorno dopo e quello dopo ancora.

Incuriosito, più che preoccupato, il quarto giorno chiede al portiere dello stabile se le due sorelle siano per caso partite. “Sono morte due anni fa, caro signore”, gli risponde quello dalla guardiola. “Impossibile – esclama il giovane – sono stato a casa loro a prendere il caffè appena tre giorni fa!”

Di fronte alle insistenze dell’uomo, il portiere accetta di condurlo nell’appartamento: stanze vuote, odore di chiuso; insomma il silenzio tipico dell’abbandono. Ma su un tavolino, paurosamente s’impongono tre tazzine vuote di caffè. Il protagonista della vicenda venne, poi, a sapere che le due sorelle erano morte praticamente nello stesso momento due anni prima. L’una, travolta da un omnibus e l’altra colta da un attacco di cuore, alla finestra di casa, nel vedere la sorella in strada, morente.